Il DVR (Documento di valutazione dei rischi) è lo strumento, cartaceo o elettronico, grazie al quale il Datore di Lavoro stima la probabilità che si verifichi un evento dannoso per i propri dipendenti e l’entità del danno derivante da esso. Per ogni rischio individuato, definisce le misure di prevenzione e protezione che devono essere adottate durante il processo produttivo al fine di ridurre al minimo la probabilità che l’evento si verifichi o per contenere il più possibile il danno
CHI REDIGE IL DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI?
La valutazione dei rischi e la successiva redazione del DVR è uno degli obblighi in capo al Datore di Lavoro (art.17 del D.lgs 81/2008) che abbiano almeno un dipendente, ed entro tre mesi dall’apertura dell’attività.
Per la redazione del DVR il Datore di Lavoro, può avvalersi di alcune figure esperte tra cui:
- Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) che affianca il datore di lavoro nella valutazione rischi e contribuisce alla pianificazione delle misure di prevenzione e protezione;
- Medico Competente che predispone il protocollo di sorveglianza sanitaria
- Responsabile dei Lavoratori (RLS) che deve essere consultato e coinvolto nella valutazione dei rischi
COSA DEVE CONTENERE IL DVR?
Il DVR deve contenere specifiche informazioni. Il D.Lgs 81/08 oltre a specificare la forma indica i contenuti del DVR:
- Una relazione inerente a tutti i potenziali rischi per la sicurezza e la salute che esistono sul luogo di lavoro, indicando le modalità con cui essi sono stati individuati;
- La specificazione delle misure di prevenzione e protezione volte ad eliminare o ridurre tali rischi;
- La descrizione delle procedure volte ad attuare le suddette misure, con l’indicazione di quali figure devono occuparsene;
- L’individuazione di chi ha collaborato alla valutazione dei rischi (RSPP, RLS, Medico Competente);
- L’individuazione delle mansioni da cui possono derivare eventuali rischi e che di conseguenza richiedono specifiche competenze e formazione professionale;
- Una valutazione specifica relativa ai rischi riguardanti le eventuali lavoratrici in stato di gravidanza;
- Una menzione e una valutazione dello Stress Correlato al Lavoro specifico;
- La data in cui è stata effettuata la valutazione e la redazione del documento stesso;
IL DVR HA UNA SCADENZA? OGNI QUANTO VA AGGIORNATO?
Il documento non ha una vera e propria scadenza, perché deve essere rivisto e corretto costantemente durante tutta l’attività dell’impresa.
L’aggiornamento viene effettuato ogni volta che si verificano delle modifiche nel processo produttivo, nell’organizzazione generale del lavoro o in caso di infortuni gravi che metto in risalto nuove fonti di rischio o richiedono una rivalutazione di quelle presenti.
QUALI SONO LE SANZIONI IN CASO DI MANCATA O INCOMPLETA ELABORAZIONE DEL DVR?
Le sanzione e le pene previste, in caso di mancanze o inadempienze riguardanti il DVR, vengono predisposte degli organi di controllo.
Le sanzioni vanno dai 3.000 fino ai 15.000 euro e sono a carico del Datore di lavoro; sono previste anche pene detentive fino ad un massimo di otto mesi. Inoltre, in caso la mancata redazione sia reiterata o recidiva, è prevista la sospensione dell’attività imprenditoriale.
Il datore di lavoro può affidarsi a professionisti esperti in materia di sicurezza sul lavoro per non commettere errori nella redazione del DVR, che oltre a generare delle pesanti sanzioni mette a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Angelicazoia.com offre supporto alle aziende nell’elaborazione dei Documenti di Valutazione del Rischio, individuando i rischi dell’ambiente di lavoro che consentono di ridurre e possibilmente eliminare le situazioni di pericolo nelle aziende.
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